Ida (Ducci) Ortalli

(Parma, 1 giugno 1932–Parma, 13 aprile 2017)

Ida Ortalli si è laureata in Fisica presso l’Università di Parma il 18 luglio1958. Partecipò agli esperimenti di Carlo Castagnoli sulle emulsioni nucleari, e collaborò nel 1959 e 1960 alla costituzione del Gruppo Emulsioni Nucleari dell’Università di Parma per lo studio delle particelle elementari e del fall-out. Negli anni 1962-1963 al CERN di Ginevra, in qualità di Visiting Professor, ha partecipato agli esperimenti sulla cattura radiativa di mesoni μ nel gruppo di Marcello Conversi. Risale a quei tempi il suo incontro con Nicola Cabibbo e Antonino Zichichi che diventeranno i suoi amici di una vita. Nel 1963, costituì a Parma il primo laboratorio italiano di spettroscopia Mössbauer. Tra le sue ricerche sperimentali vanno ricordate quelle sulle proprietà magnetiche dei composti intermetallici, sulle proprietà chimico-fisiche dei semiconduttori, sui semiconduttori termoelettrici e sui semiconduttori per rivelatori di infrarossi, nonché quelle su meteoriti e reperti archeologici.
Conseguì la Libera Docenza in Fisica Generale nel 1967, nello stesso anno vinse un concorso a Professore di Fisica Generale. Dopo le sue ricerche al CERN, nel 1969 passò a studi di fisica della materia, e con una fellowship del CNR svolse un soggiorno a Parigi, nel Laboratorio di Magnetismo e Semiconduttori del CNRS, dove si dedicò all’indagine delle proprietà magnetiche della materia. Collaborò con l’Istituto MASPEC del CNR dalla sua fondazione.
Nel 1977 diventò Professore Straordinario di Fisica, all’Università di Ferrara prima e poi dal 1978 a Parma. Nel 1980 diventò Professore Ordinario di Fisica. Nel 1977 scoprì la prima evidenza delle tre transizioni di fase in SnTe, che portò a una sua collaborazione con il Central Research Laboratory della Hitachi Ltd, a Tokyo, in Giappone. Nel contesto della fisica della materia passò allo studio dei materiali biologici e alla fisica interdisciplinare biomedica di cui fu una vera pioniera. Tra i suoi studi di maggior rilievo figuravano gli studi cellulari per patologie ematologiche neoplastiche e per patologie oncologiche. Altri importanti risultati li ottenne studiando gli effetti delle terapie per la beta-talassemia ed anche gli effetti indotti dagli stress ossidativi in patologie tumorali. In ambito accademico, all’Università di Parma, è stata: Direttrice fondatore dell’Istituto di Scienze Fisiche della Facoltà di Medicina; Direttrice del Dipartimento di Sanità Pubblica; Direttrice fondatore della Scuola Diretta a Fini Speciali in Fisica Sanitaria; Presidente fondatore del Corso di Laurea in Tecniche della Prevenzione nell’Ambiente e nei Luoghi di Lavoro; responsabile del Servizio di Fisica Sanitaria. Tra i suoi incarichi anche quello di responsabile scientifico dell’Unità Risonanze Magnetiche del GNSM-CNR.
Consigliere della SIF dal 1983 al 1994, Ducci Ortalli è stata il primo Consigliere donna nella storia della SIF, sotto la presidenza di Renato Angelo Ricci. In campo internazionale, è stata componente del Council dell’EPS in rappresentanza della SIF, componente dell’importante Panel ASI/ARW nella Divisione Affari Scientifici della NATO, componente del Consiglio di Presidenza del World Laboratory. Nel quadro del World Laboratory, negli anni ‘90 fece parte di una delegazione di scienziati che si recò a ispezionare i luoghi del disastro di Chernobyl. Fu un’assidua frequentatrice dei Seminari Internazionali sulle Emergenze Planetarie, organizzati a Erice da Zichichi presso il Centro Majorana. Nel corso delle sue attività internazionali, con la sua intelligenza, la sua vivacità e il suo carattere, strinse rapporti di stima e amicizia con i Nobel Pierre-Gilles De Gennes, Rudolf Mössbauer e Tsung Dao Lee. Fu nominata Socio Benemerito della SIF nel 2003, per i contributi dati alla scienza e alla Società di cui restò sempre grande amica e sostenitrice.
La sua attività è documentata da circa 130 lavori pubblicati su riviste internazionali, comunicazioni a Congressi internazionali e nazionali.

A cura del CPO della SIF

Foto Ida Ortalli: Società Italiana di Fisica
Foto Aula: Foto di Massimo Pistore per Università di Padova