Nella Mortara

(Pisa, 23 febbraio 1893–Roma, 2 luglio 1988)

Nella Mortara nacque a Pisa il 23 febbraio 1893 da Lodovico, insigne giurista, e da Clelia Vivanti.
Frequentò il Liceo “Visconti” di Roma e si laureò in fisica a Roma nel 1916.
Nel 1919 divenne assistente di Orso Mario Corbino all’Istituto fisico di Roma, posizione che mantenne fino al 1937, mentre negli anni 1937-1938 fu assistente di Antonino Lo Surdo. Nel 1938 chiese il collocamento a riposo per motivi di salute. Fu libera docente in fisica sperimentale dal 1934 al 1938, e dal 1933 al 1937 occupò la cattedra del corista uniforme e tenne un corso di misure di grandezze fisiche. Fu però dichiarata decaduta dalla libera docenza, a partire dal 14 dicembre 1938, per effetto delle leggi razziali. Si rifugiò allora in Brasile presso il fratello maggiore Giorgio, ma fece ritorno in Italia nel 1941 e dovette poi trascorrere quasi un anno in clandestinità tra il 1943 e il 1944.
Il 25 maggio 1945 fu riassunta nel posto di assistente di ruolo a Roma. Tenne il corso di esercitazioni di fisica sperimentale fino al 1958, quando si trasferì ai laboratori di fisica dell’Istituto Superiore di Sanità, dove rimase a collaborare per altri venti anni, sotto la direzione prima di Giulio Cesare Trabacchi e poi di Mario Ageno, come assistente di Daria Bocciarelli al reparto di microscopia elettronica.
Morì a Roma il 2 luglio 1988.
Svolse attività di ricerca in tutti i settori applicativi all’epoca importanti, e in particolare nell’ambito della fisica medica. Inizialmente si occupò dei tubi per raggi X impiegati in radiografia, studiando le curve tensione-corrente per una varietà di tubi in produzione nel mondo. In collaborazione con Elena Freda affrontò un problema simile per il caso dell’arco di un dispositivo di Duddell.
Tra i suoi compiti principali ci fu peraltro la direzione della Scuola pratica, e dal 1925 il compito di monitorare il corista uniforme. In seguito, si occupò delle tecniche radiologiche necessarie per l’estrazione e la purificazione dell’emanazione di radio, necessaria per la cura del cancro, e offrì un contributo importante sugli apparecchi per la taratura dei preparati radioattivi mediante raggi gamma. Effettuò anche ricerche di acustica musicale, costruendo un ingegnoso apparecchio grafico per la registrazione delle frequenze.

A cura del CPO della SIF

Foto Nella Mortara
Foto Aula: Aula Magna Università di Pisa